Docenti: nuovo concorso per stabilizzare i precari storici
Mancano i docenti da assumere e questo può mettere a rischio il regolare avvio dell’anno scolastico, lo sanno bene gli uffici regionali e anche il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che ha annunciato un decreto ad hoc.
La presentazione del decreto è prevista per questa settimana in Consiglio dei Ministri e questo nuovo “pacchetto scuola” si pensa possa essere approvato già prima della pausa estiva. Il provvedimento contiene importanti misure contro il precariato dei docenti, ma anche per il trasporto scolastico e la sicurezza degli edifici della scuola. Tutte tematiche decisamente calde.
Tra gli aspetti più critici che si vanno a trattare c’è quello dei cosiddetti precari storici, il decreto prevede due misure a loro sostegno: l’avvio di percorsi abilitanti speciali ed il bando di un concorso riservato, che si dovrà svolgere entro la fine del 2019. Il percorso abilitante andrà a tutelare e valorizzare l’impegno di quanti nella scuola, già lavorano da anni, sarà bandito entro il 2019 e si svolgerà nelle università, consentendo a chi ha già insegnato a lungo da precario di ottenere finalmente la tanto ambita abilitazione. Per la prima volta la partecipazione sarà estesa ai dottori di ricerca, che potranno così contribuire attivamente al funzionamento delle scuole statali e paritarie. Saranno ammessi al percorso i docenti che hanno svolto almeno tre anni di servizio, anche non consecutivi, negli ultimi otto, sia nelle scuole statali che paritarie e sarà riconosciuto anche l’insegnamento nei percorsi di formazione professionale e nell’attività di sostegno nella scuola dell’obbligo.
Si stima che con questo nuovo strumento saranno effettuate circa 24 mila assunzioni, tra i docenti della terza fascia con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto e 24mila assunzioni riservate ai laureati. Per un totale di circa 48 mila posti per la scuola secondaria, da sommarsi ai 17 mila banditi già nei prossimi giorni, prima della pausa estiva, sulla scuola dell’infanzia e primaria.
Si sta per aprire quindi, a quanto pare, una nuova e attesa stagione di concorsi, nella speranza di poter scongiurare lo spauracchio delle cattedre scoperte già a settembre, soprattutto in alcune aree del Paese particolarmente a rischio, dove al momento mancano i docenti da assumere.
Per quanto riguarda invece i vincitori dei vecchi concorsi, non ancora entrati in ruolo, il Ministro Busetti assicura che saranno assunti quanto prima, andando a scorrere le graduatorie, la cui validità potrà essere prorogata per un altro anno.