Decreto scuola: quali sono i nuovi provvedimenti
Si avvicina la fine dell’anno, ma continua a tener banco il discorso legato al decreto scuola proposto dai membri del M5S. Il decreto dovrà essere convertito proprio entro la chiusura di questo 2019, e si trova in discussione alla VII Commissione Istruzione del Senato. All’interno del testo sono stati inseriti alcuni provvedimenti che andremo ad analizzare da vicino per capire che cosa potrebbe cambiare all’interno del mondo dell’istruzione.
Articolo 1: i provvedimenti
Tratta della procedura straordinaria e ordinaria per l’abilitazione dei docenti e il loro reclutamento rispetto alla scuola secondaria di primo e secondo grado. Nell’articolo 1-bis viene avviato, entro il 2020, un concorso per riuscire a coprire i posti riservati all’insegnamento della religione cattolica.
Nel 1-ter invece si parla delle abilità dei docenti e delle competenze relative al mondo digitale e informatico, per poter così essere al passo con i tempi. Nel 1-quater si nominano le nuove graduatorie provinciali al fine di conferire le supplenze annuali, in modo da coprire le attività didattiche.
Per l’1-quinquies ci si concentra sui provvedimenti giurisdizionali che regolano la decadenza dei contratti di lavoro dei docenti nelle istituzioni scolastiche statali. E infine per l’articolo 1-sexies si parla dell’attivazione di un supporto educativo momentaneo per tutti gli istituti che non riescono a reperire personale abilitato per le sostituzioni.
Articolo 2 del decreto scuola
Si fa ora riferimento a un articolo che disciplina il reclutamento per mezzo di concorsi, oltre alla formazione dei dirigenti scolastici. Prevede che il Ministero dell’istruzione, insieme a quello della ricerca e dell’Università, possa bandire un concorso per assumere dirigenti di tipo tecnico. Si proroga al 2020 il conferimento di incarichi temporanei sul piano dirigenziale.
Per il comma 5, nelle lettere A ed E, oltre al comma 5-bis, ci si concentra sulla stabilizzazione dei dipendenti che offrono servizi di pulizia nelle scuole. Il comma 6 invece si concentra sul reclutamento di un direttore per i servizi generali e amministrativi.
Altri articoli e relativi cambiamenti
L’articolo 3 esclude dal sistema di verifica dell’identità e di video sorveglianza i dirigenti scolastici e il personale ATA. Prevede anche la riduzione o l’azzeramento della quota per il trasporto scolastico che è a carico dei genitori.
Nell’articolo 4 ci si concentra sulla semplificazione delle procedure di acquisto per istituzioni e università in merito alla formazione artistica, musicale e coreutica. Il quinto articolo, che si concentra interamente sui docenti universitari, trasforma da 6 a 9 anni la durata dell’abilitazione scientifica nazionale. Si vuole anche prorogare la facoltà di chiamata del professore di prima e di seconda fascia. Per l’articolo 6 sono previste delle specifiche disposizione sugli enti pubblici di ricerca per l’assunzione a tempo indeterminato di dipendenti che hanno invece rapporti a termine.
Passiamo all’articolo 7, che parla dell’educazione civica, e l’introduzione del suo insegnamento, e l’articolo 8 riduce lo stanziamento di tutor nelle università per quei professori che sono in servizio nelle istituzioni scolastiche per il 2019. Inoltre si considera anche, per i docenti con contratto a tempo determinato, la possibilità di ottenere bonus di merito.