Genitori, insegnanti e corresponsabilità educativa a scuola
Cosa si intende veramente con corresponsabilità educativa? Si parla spesso di alleanza scuola famiglia, ma questo “patto” in molti casi esiste solo sulla carta. Sempre più spesso gli insegnanti vengono lasciati soli e in alcuni casi la loro azione educativa non solo non viene supportata dalle famiglie, ma addirittura messa in dubbio se non apertamente contestata e contrastata. Il ruolo educativo pare in molti contesti, delegato in toto dai genitori alla scuola, che però non viene sufficientemente sostenuta e in alcuni casi neppure rispettata.
Per cercare di coinvolgere di più i genitori, il D.M. 851/2017 ha previsto il finanziamento di una serie di azioni, tra le quali quelle descritte nell’art. 3 denominato Piano Nazionale per la Promozione della Partecipazione delle studentesse, degli studenti e dei genitori, per la cui realizzazione è stato predisposto uno stanziamento significativo, pari a 1.000.000,00 di euro. La cifra è stata così ripartita:
- 650.000,00 euro per la realizzazione di iniziative regionali per la partecipazione degli studenti e delle loro famiglie al processo di riforma del sistema di rappresentanza, attraverso i Forum delle Associazioni dei genitori ed i Forum delle Associazioni degli studenti;
- 350.000,00 euro per le azioni di supporto, sviluppo e coordinamento nazionale;
Dopo oltre un anno dall’iniziativa però il piano non è ancora stato attuato e solo un esiguo numero di uffici regionali hanno informazioni aggiornate sullo stesso. Si sono tenuti alcuni incontri tra gruppi, reti e comitati locali, ma poco altro s’è fatto nel concreto.
Già nel 2002, l’allora neonato FoNAGS, il Forum Nazionale delle Associazione dei Genitori della Scuola, parlava di riforma degli organi collegiali e dell’intenzione di attivare strumenti telematici per un maggiore coinvolgimento delle famiglie.
Gli studenti crescono, i genitori e il loro approccio alla scuola cambiano, le tematiche e le criticità sembrano però restare sempre simili e in totale assenza di efficaci soluzioni. Esistono siti, app e piattaforme che favoriscono buone pratiche e incontro e confronto tra genitori e scuola, ma molto resta da fare.
Intanto il Ddl S1264 “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” all’articolo 5 comma 3 ha previsto che il Ministero convochi ogni due anni la Consulta dei diritti e dei doveri dell’adolescente digitale, i cui criteri di composizione e modalità di funzionamento restano però quasi totalmente da definire. La consulta, per il poco che al momento si conosce, dovrà comunque garantita la “rappresentanza degli studenti, degli insegnanti, degli esperti del settore e delle famiglie”. Un nuovo tentativo di promuovere la corresponsabilità educativa e di coinvolgere le famiglie che sembrano sempre meno interessate e attive quando si parla di scuola e formazione. Un grosso problema, culturale e sociale. Gli educatori non possono e non devono essere lasciati da soli. Il compito di formare è del docente, ma quello di educare dovrebbe essere in gran parte proprio del genitore.