I supplenti Mad: si aprono le porte agli studenti universitari
Iniziano a scarseggiare i supplenti a disposizione per le diverse scuole d’Italia, ma non volendo dimenticare il settore dell’educazione, spunta ora una nuova possibilità di lavoro. Vi è un gruppo che si sta facendo spazio all’interno dell’istruzione: è chiamato “Mad“, che letteralmente significa “messa a disposizione”.
All’interno di questa categoria troviamo una lista di aspiranti supplenti che hanno deciso di rendersi disponibili per ogni scuola, in modo da poter ottenere supplenze di diversa durata. Potranno essere contattati dai presidi nel momento in cui si metteranno alla ricerca di personale. Per candidarsi è sufficiente inviare un un modulo rivolto alle singole scuole e dichiarare così la propria disponibilità.
A quel punto ogni istituto, qualora non dovesse trovare all’interno delle graduatorie un degno membro per ricoprire il ruolo, potrà contattare uno nuovo aspirante prof. Ma vediamo di approfondire l’argomento.
Quando le graduatorie non bastano per trovare supplenti
I concorsi, le graduatorie, le liste di merito dovrebbero essere una fonte valida dove poter attingere in fase di ricerca dei professori nuovi da inserire in un organico. Ma nell’ultimo periodo un sempre maggior numero di presidi si trova in profonda difficoltà.
Ciò accade perché in molte regioni, come Piemonte, Veneto e Lombardia, le graduatorie sono terminate per diverse materie di insegnamento. I buchi riguardano materie come matematica e italiano, sia per le scuole medie che per le superiori. Proprio per questo è utile sapere di poter contare su supplenti Mad.
Proprio per questo, nell’ultima circolare del ministero dell’Istruzione, sono state inserite tutte le regole e i consigli per i presidi che dovranno effettuare questa scelta. Si potrà così garantire trasparenza e competenza anche e soprattutto verso i nuovi supplenti.
Si aprono le porte agli studenti universitari
Chi meglio dei giovani studenti universitari per accedere al gruppo Mad? La categoria è vastissima, ma vanta anche la presenza di diverse figure, tra cui i neolaureati non abilitati. In questo modo potranno arrotondare in attesa di formarsi per svolgere un lavoro che sia decoroso e dignitoso. Si aggiungono alla lista anche i laureandi, che sono in attesa di terminare gli studi, poiché considerati una valida alternativa, soprattutto per le materie scientifiche.
Secondo le stime fatte, solo lo scorso anno, sono stati chiamati circa 11mila contatti per colmare le supplenze, e pare che il numero potrebbe aumentare in vista di questo anno scolastico. Per questo è fondamentale disciplinare il reclutamento dei supplenti in modo sempre più preciso e completo.