Scrutini a distanza qualora non si possa tornare a scuola
Resta ancora preoccupante la situazione di migliaia di giovani studenti italiani che non possono recarsi a scuola a causa dell’emergenza scatenata dalla diffusione del coronavirus. Secondo le ultime notizie emanate sembra prendere forma l’ipotesi degli scrutini a distanza. Un’opzione plausibile qualora non si possa tornare a scuola entro la data limite prevista per la metà di maggio.
Le più significative novità emergono dal decreto legge dell’8 aprile 2020 che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e del quale parleremo di seguito. Contiene infatti le misure che permetteranno di regolare la fine dell’anno scolastico, oltre a considerare lo svolgimento degli esami di Stato.
Tra le nuove misure anche gli scrutini a distanza
Il Ministro dell’Istruzione, come si legge nel decreto, avrà grande libertà di potere e potrà adottare delle precise misure che regolino il giudizio finale degli alunni e l’accesso agli esami di Stato. Sarà quindi necessario provvedere agli scrutini a distanza, con la possibilità di sfruttare le modalità telematiche. Ma in quale caso si verificherà questo tipo di scelta? Gli scrutini online sono previsti qualora gli alunni non facciano regolare rientro a scuola entro la data del 18 maggio.
Considerando anche le ultime disposizioni del presidente Conte, che ha esteso la quarantena fino al 3 maggio, è praticamente impossibile pensare al ritorno a scuola. Senza dimenticare poi che non si potranno svolgere gli esami per motivi sanitari.
Sembra prendere forma l’idea delle sedute degli organi collegiali attraverso conferenze video online, anche nei casi in cui questo tipo di modalità non sia stata presa in considerazione dagli atti regolamentari. Pur mantenendo un approccio positivo rispetto all’emergenza attuale, considerando anche che la pandemia è ancora in atto, gli scrutini finali dovrebbero quasi sicuramente essere effettuati in conference call.
Che cosa accadrà per l’ammissione all’anno successivo
Secondo quanto è previsto dal decreto, tutti gli studenti saranno ammessi all’anno scolastico seguente, ma è richiesta per l’appunto la valutazione in base al loro impegno reale. Non saranno applicati i meccanismi dei debiti formativi per la scuola alla secondaria di II grado.
Ciò vuol dire che a partire dal mese di settembre 2020, si presuppone che al posto dei corsi di recupero per le materie con voto insufficiente, vi siano cicli di istruzione rivolti a tutti. Questa scelta si estende dagli studenti della scuola primaria fino alla quarta del secondo grado. Così sarà possibile recuperare i mesi trascorsi seguendo gli insegnamenti a distanza, che saranno integrati attraverso approfondimenti.